Providencia è un’ isola in mezzo al Mar dei Caraibi, politicamente parte della Colombia, ma geograficamente e soprattutto culturalmente, assieme a San Andres, è decisamente una realtà a parte. Si trova a pochi chilometri dalle coste del Nicaragua, la sua storia è strettamente legata alla corona anglosassone, difatti è stata occupata prima da un gruppo di puritani inglesi, poi si è insediata una colonia jamaicana che ha influenzato i costumi locali. Non è raro ascoltare melodie raggae o imbattersi in localini in perfetto stile rasta. Tanto è vero che in queste isole la lingua ufficiale è l’ inglese e non lo spagnolo e la maggior parte degli abitanti hanno cognomi con chiare assonanze british.

Providencia è un’ isola remota, lontano da tutto e da tutti, e per questo raggiungerla non è un gioco da ragazzi.
Come si raggiunge? Per prima cosa è necessario arrivare sull’ isola di San Andres in aereo, noi abbiamo volato con Viva Colombia, compagnia low cost stile Ryanair vecchio stampo, code al check in, nessun posto assegnato, posti a sedere stretti, strettissimi, ma veramente molto economica! San Andres è servita da un catamarano che fa spola 3-4 giorni a settimana all’ isola di Providencia oppure l’ altra possibilità è quella di raggiungere l’ isola con piccoli aerei dell’ aerolinea Satena.
Noi abbiamo scelto l’ opzione del catamarano, il viaggio di andata non è da sottovalutare, un bel 70% dei passeggeri (io compresa) non hanno “digerito ” molto bene le forti onde, dopo 4 ore da incubo, in cui il capitano continuamente mi rassicurava dicendomi che era tutto regolare, anzi che di solito il mare è molto più forte; arriviamo finalmente a Providencia.
Già dal catamarano, l’isola ci appare coloratissima, lo si nota subito dal colore degli edifici, e in un secondo momento lo avremmo appurato, dalle treccine delle bambine, dalla vegetazione straripante e dalle sculture variopinte disseminata in tutta l’ isola che rappresentano elementi acquatici.


Come quasi tutte le isole di grandezza medio bassa (misura in tutto 42 km² ) il modo ideale per visitarla è con lo scooter. Di fianco a Providencia c’è l’ isola di Santa Catalina, un promontorio di boschi, che può essere percorsa solo a piedi ed è collegata a Providencia dal ponte degli innamorati.

Noleggiamo il motorino e andiamo alla ricerca di una sistemazione, va detto che qui i prezzi sono mediamente più alti di quelli colombiani, troviamo un posticino che fa per noi ad Agua Dulce, la Cabaña “mister Mac”, rigorosamente sul mare, con aria condizionata, a 25 euro per notte, solo dopo un’ estenuante contrattazione!
La cosa bella di Providencia è che non offre hotel All Inclusive o mega alberghi, le sistemazioni sono quasi tutte gestite dalle famiglie locali e si chiamamo posade o cabañas, l’ unica eccezione è fatta da un certo Decameron che credo abbia strutture per tutta Colombia e non solo.
Ora siamo pronti ad esplorare l’ isola e non vediamo l’ ora!

Cosa fare assolutamente sull’ isola Providencia:
– Una passeggiata che sia romantica o sportiva all’ isola di Santa Catalina . Appena si arriva sull’ isola alla sinistra c’ è il cammino (30 min) per la cabeza di Morgan, un enorme scoglio distaccatosi dalla roccia, questo grande masso ha le sembianze di un volto umano a cui gli abitanti hanno attribuito il pirata Henry Morgan.


– Raccogliere e ovviamente mangiare tutti i mango che sono sparsi sulla strada o nei giardini. L’ isola è una grande produttrice di frutti tropicali, oltre al mango ci sono anche ananas, papaya e noci di cocco nelle quali vengno servite gustosissime Piña Colada a base di Rum o Whisky.
– Visitare una ad una tutte le spiagge dell’ isola. La mia preferita è la spiaggia di Sur Oeste ma seguendo la strada principale dell’ isola si susseguono una dopo l’ altra Almond Bay, Fresh Water Bay (Agua Dulce),South West Bay (Bahia Suroeste), Playa Manznillo. Purtroppo non so se fosse per strane correnti o per un cielo spesso coperto da nuvole, l’ acqua raramente risultava limpida e cristallina.




– Scalare il Pico. Il Pico è una delle montagne più alte di Providencia, dalla cima si ammira un panorama in cui si è circondati dal mare a 360° gradi, noi capitammo in una giornata con molta foschia ma è stato comunque super. Consigliano una guida per il cammino di circa 6 km (sola andata) , all’ inizio il sentiero è segnalato fin troppo bene, ma successivamente le indicazioni svaniscono e si va a istinto, noi siamo riusciti da soli a non perderci e ad arrivare in cima. L’ hiking non è particolarmente duro ma il clima umido della giungla fa sentire maggiormente la fatica.

– Nuotare con le tartarughe marine a Cayo Cangrejo, un piccolissimo atollo paradisiaco circondato dalla barriera corallina. Sembrava di essere dentro un’ acquario! Inoltre, con un breve cammino si arriva in cima a un mirador con una vista spettacolare sul Mar dei Caraibi. Una lancia per l’ andata e il ritorno costa circa 13 euro a persona e l’ ingesso sull’ atollo 4 euro circa.


– Mangiare pesce freschissimo al Divino Niño nella Playa Suroeste. Il piatto misto è il piatto forte del locale, aragosta, granchio,calamari e interi pesci dalla carne gustosissima compongono questo piatto. Il tutto servito in un’ atmosfera completamente rilassata e con i piedi direttamente sulla sabbia.

Providencia mi rimarrà nel cuore perché nasconde ancora quel fascino del remoto e dell’ irraggiungibile. Mi auguro che il turismo di massa le resti lontano ancora per tanto tempo così da non alterare la sua semplicità e autenticità.

Ahh dimenticavo…Avete messo in valigia il repellente per le zanzare?!
Adios Providencia!
Ciao Fulvi finora non ho visto nulla di scontato la Colombia è un Paese pieno di sorprese, di colori e di bellezze naturalistiche davvero non comuni.
Un bacio e continua a farci conoscere questi angoli di mondo così unici!!!!
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