Lima. Metropoli caotica, trafficata, conta più di 9 milioni di abitanti. Taxi e “combi” scorrazzano nella grandissima rete di strade cittadine, venditori ambulanti fermi in ogni dove pronti a venderti qualsiasi cosa, così descritta non meriterebbe neanche una visita invece mi ha lasciato la voglia di visitarla, di nuovo, a fondo.
Soggiorniamo nel distretto Miraflores, in un ostello british style con divani in pelle nelle tonalità del marrone e pareti color mattone, il Kaclla hostel Dog.
Il poco tempo a disposizione mi suggerisce di prendere un bus turistico con tanto di guida bilingue per fare un tour del centro storico, attraversiamo alcuni dei 9 distretti della capitale, si susseguono palazzi dismessi e palazzi dai colori più accesi, gialli, verdi, blu, questo per contrastare il cielo perennemente nebbioso e grigio della città. Arriviamo nel centro storico, patrimonio dell’ UNESCO dal 1997. Plaza de Armas è incredibilmente ordinata e curata, la Cattedrale di San Giovanni Evangelista racchiude un sacco di storia di un popolo che ha subito una fortissima cattolicizzazione dopo la conquista spagnola, qui sono contenuti i resti di Fracisco Pizarro, fondatore della città nel 1535. Si susseguono, piazze, musei, palazzi dallo stile liberty, parchi e giardini.
Dopo una mattinata sedentaria, ci sgranchiamo le gambe nel parco Kennedy nel distretto di Miraflores, i gatti sono i veri padroni di questo grazioso parco cittadino, pronti a farsi coccolare ma soprattutto a ricevere il cibo dai passanti.
Pranzo veloce con panino e succo naturale di frutta alla Sangucheria Lucha una vera e propria istituzione.
Nel pomeriggio, raggiungiamo il malecon di Miraflores per cercare qualche raggio di sole nel cielo velato. Palazzi nuovi ed elegantissimi tutti rigorosamente vista mare, parchi e centri sportivi costeggiano tutto il lungo mare, bambini occidentali giocano sotto l’ occhio attento delle babysitter peruviane, surfisti che cavalcano le onde, uomini d’affari escono dall’ ufficio dopo una lunga giornata.
Non si può visitare lima senza mangiare il ceviche, il piatto con la P maiuscola della cucina peruviana, solitamente accompagnato da mais e dalla patata dolce bollita. E’ inutile dire che il ceviche è stato il protagonista della nostra cena, piatto fresco e gustosissimo ma a mio parere ideale come antipasto da dividere.
Le nostre 24 ore stanno volgendo al termine ma non prima di aver visitato il Parque de la Reserva detto anche Circuito Magico dell’ acqua, simbolo del recupero degli spazi pubblici cittadini ed un’icona della modernità. Un vero e proprio parco delle meraviglie costituito da 13 fontane tutte differenti l’ una dall’ altra che formano giochi di luce a ritmo di musiche classiche, l’ ingresso costa appena 4 soles, circa 1,20 € ed è aperto tutti i giorni dalle 16 alle 23. Una curiosità: questo parco inaugurato nel 2007 è stato menzionato nel Guinness dei primati per avere la fontana con il getto d’ acqua più alto al mondo in una parco pubblico, oltre 80 metri.
Lima, hasta pronto!